Io confesso.
"IL CODICE DA VINCI".
Vorrei esprimere la mia opinione sul fisico di Paul Bettany:
Ron Howard non mi ha stupito in senso positivo, alcune scelte di montaggio possono anche dare originalità alla narrazione, benché ricordino "Ulisse- Il piacere della scoperta", ma in generale la regia è statica.
I personaggi hanno perduto quel poco di spessore psicologico che Dan Brown aveva dato loro: Sophie è una bambolina indifesa, Robert è un cavaliere senza macchia e senza paura, il genio è diabolico, l'omicida è un cretino.
La resa del personaggio più drammatico e dolente del romanzo, Silas, è scandalosa: un flashbak veloce e confuso (sembra un trip acido ) in cui vediamo: il papà di Silas aggredire la mamma di Silas--> Silas difendere la mamma ed uccidere il papà --> Silas in galera --> Silas dal vescovo --> Silas fa una strage nella canonica, rompendo ossi del collo a dritta ed a manca (che è pure falso).
Mi spiegate l'ultimo stacco ?
Uno che non ha letto il libro pensa che in prigione, Silas, fosse accudito dal vescovo.
Il passato di Sophie è sublime: incidente --> via a casa del nonno --> giochi di logica col nonno --> scenata del nonno --> orgia del nonno.
Qualcuno aveva una vaga idea di quanto fosse lacunoso il racconto con questi orrendi giochi spazio/tempo ?
Il finale con uomo/divino è da urlo.
Un menzione speciale alle danziatrici del ventre a Roma, che vestite di rosa, s'esibivano per la plebaglia, tipo Veline.
Se erano Vestali, Ron Howard è morto.
Interessante l' idea di Silas che morendo non prega Dio (dice un blando "Mi spiace" al vescovo, ma non s'è disperato più di tanto), ma dice "Sono un fantasma".
"No, sei un pirla" ha detto uno dietro di me.
La polizia è brutale e fessa, Jean Reno fa Jean Reno.
Gli altri (tranne Tom Hanks e Ian McKellen) esibiscono questa espressione --> °o°
Poteva andare meglio, davvero.
Stasera dovrei vedere "Volver" editerò.