su questo non c'ho dormito stanotte
In origine fu Paolo Villaggio e l'archetipo junghiano di quell'attività di gruppo tipicamente maschile non priva di connotazioni omoerotiche che è la visione di una partita di calcio (soprattutto della nazionale) mirabilmente riassunta nel famoso adagio:
"Peroni gelata, frittatone di cipolle e rutto libero"
Qui sotto vediamo una versione moderno-nipponica di quella che potremo definire la fase preparatoria di tale avvenimento. Si procede infatti qui all'acquisto presso un supermercato locale (tipo conad) di porri (le cipolle di Tropea l'avevano finite) e di lattine di birra (penso l'equivalente di quelle con l'euro che ride alla coop).
Se dovessi dare un titolo e un sottotitolo a quest'immagine direi:
TOZZI-FAN
Sapporo gelata, frittatone di porri e rutto libero.
CVD
Dott. Irene M.
PS.: mi si è aperto un altro scenario: ce li vedete questi due insieme a tutta la squadra della Toho impegnati nella classica gara di rutti? Io di brutto... E secondo me a vincere sono gli insospettabili, tipo Sawada e Ken... Sicuramente anche voi in classe avete o avete avuto il classico ragazzino timido e magrolino che caricato a chinotto (citazione di Stefano Benni) spettinava tutto il rione!
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nene22 - berlinene - IP
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Datemi una donna che ama la birra e conquisterò il mondo (Kaiser Wilhelm)
Le favole non esistono, ma i miracoli forse accadono (M. Masini)
Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente (Voltaire)
I saw Eternity the other night,
Like a great ring of pure and endless light. (H. Vaughan)
- La vita è fatta anche di sofferenza Kojiro, non puoi evitarlo e soprattutto non puoi evitare a tua sorella di vivere normalmente. Siete entrambi adulti ed è giusto che facciate le vostre esperienze, anche brutte se è necessario.-
Kojiro non rispose. Comprendeva benissimo il punto di vista della madre, ma non poteva accettarlo: la sua famiglia aveva già subito abbastanza. Dolore, umiliazione, privazioni, tutte cose che conoscevano fin troppo bene.
La madre gli sorrise dolcemente e gli carezzò la testa. Normalmente sarebbe sfuggito a quel contatto, ma in quel momento sentì che in qualche modo ne aveva bisogno. Con un gesto che lasciò la signora Hyuga piacevolmente colpita, le prese la mano e la strinse forte nelle sue. La donna rimirò il figlio, ormai diventato un uomo, tornando con la mente ai giorni in cui era piccolo abbastanza da essere preso in braccio, quando era ancora innocente e felice.
- Non tentare di schivare il dolore, Kojiro. Ricordati che sei forte abbastanza, per superare qualsiasi problema.- (Da "La fioritura dei cuori innamorati" di Saretta 1381)